La giuria premia “Di muro in muro” per la forza con cui il teatro si fa testimonianza civile, linguaggio della memoria e strumento di coscienza collettiva. Attraverso un intreccio di parole, immagini e musica dal vivo, lo spettacolo dà voce a chi, nella storia recente e nella cronaca contemporanea, ha vissuto sulla propria pelle il dramma della separazione, dell’esclusione, dell’esilio.
Il testo, originale e incisivo, costruisce un percorso emotivo e storico che tocca con rispetto e profondità alcuni tra i più emblematici muri della nostra epoca – da Berlino al confine Israelo-palestinese, dal Mediterraneo alla barriera tra USA e Messico – restituendo dignità alle storie individuali e collettive che questi muri hanno segnato. La scelta di alternare lettura scenica e recitazione, accompagnata da immagini evocative e interventi musicali dal vivo, crea un equilibrio delicato tra narrazione e riflessione.